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Produzione Pali Zincati per Vigneti
27 set 2021

Produzione Pali Zincati per Vigneti

Scritto da: ORMA Redazione | /Palificazione/2 commenti

PALI PER VIGNETI DI QUALITA': Tipologie e Caratteristiche

Palo Capotesta Zincato a Caldo per Vigneto produzione ORMA Nella coltivazione della vigna la struttura del vigneto è fondamentale per garantire uno sviluppo armonico delle piante e una buona produttività.

 

Infatti la vite, per le sue particolari caratteristiche di crescita, ha bisogno di un sostegno adeguato per mantenere la forma d’allevamento. La struttura del vigneto influenza in modo diretto il rapporto tra fogliame e grappoli, esposizione alla luce solare, nonché la lavorazione meccanica della stessa vigna.

 

In pratica, quindi, la creazione del vigneto deve ricercare un equilibrio fra la fase vegetativa e quella produttiva di ciascuna pianta, in modo da garantire raccolti quantitativamente e qualitativamente sufficienti, un buon accumulo di sostanze di riserva e una non eccessiva vegetazione

 

 

PRINCIPALI MATERIALI UTILIZZATI PER I PALI PER VIGNETO

Vediamo ora insieme quali sono le principali caratteristiche dei materiali utilizzati nella costruzione di pali vigneto:

 

  • – Pali in legno: le essenze più utilizzate sono il castagno, la robinia e il pino. La durata di questi pali dipende molto anche dai trattamenti impregnanti ai quali vengono sottoposti.
  • – Pali in cemento: questi pali se ben fatti possono durare anche cinquant’anni, ma richiedono un maggior dispendio nella messa in opera e non si adattano ai terreni compatti e sassosi.
  • – Pali in ferro zincato: la zincatura a caldo li rende particolarmente resistenti e si prestano più facilmente all’applicazione dei fili e dei vari accessori. Inoltre i pali in ferro per vigneto si adattano anche a terreni impervi e grazie alla loro leggerezza si possono movimentare e utilizzare con estrema facilità.

 

QUALI ELEMENTI VALUTARE NELLA SCELTA DEI PALI PER VIGNETI

La scelta del palo è molto importante perché il sostegno nella vigna, rappresenta le fondamenta del vigneto e ne determina lo sviluppo, la crescita e la produzione stessa.

 

I principali elementi da valutare nella scelta sono:

  • – La durata: l’ammortamento del vigneto viene calcolato in circa 30 anni.
  • – La resistenza agli agenti atmosferici: il palo deve garantire il sostegno alla vigna anche nel caso di eventi meteorologici eccezionali come raffiche di vento, nevicate o piogge abbondanti.
  • – La manutenzione richiesta: per ridurre i costi è preferibile scegliere materiali che si mantengono funzionali ed efficienti senza richiedere interventi importanti di manutenzione.
  • – L’economicità.

 

 

QUALI SONO I PALI UTILIZZATI NELLA VIGNA?

Vigneto palificato con pali zincati da produzione ORMA Nella struttura della vigna troviamo eseguenti tipologie di palo:

 

  • – Pali di testata: sono quelli all’inizio e alla fine di ogni filare ed hanno un diametro maggiore rispetto ai tutori centrali e vengono impiantati a una profondità di circa 50 centimetri.
  • – Pali intermedi: i pali intermedi vengono utilizzati in due tipologie di vigneto, ovvero “a spalliera”, più facilmente meccanizzabile oppure “a cortina semplice”, un cordone orizzontale che si sostiene su un unico filo mobile. Questi pali si intervallano in ogni filare a una distanza media di quattro/cinque metri uno dall’altro.
  • – Tutori: hanno la funzione di assicurare la perfetta verticalità del ceppo. Esso deve contribuire a recare solidità e stabilità al filare e viene messo nel terreno a sostegno di ogni barbatella a una profondità di circa 20 cm.

 

 

Nel caso di O.R.M.A. grazie alla sua pluriennale esperienza nella progettazione e realizzazione di pali zincati per vigneti offre alla sua clientela prodotti che rispondono a esigenze di resistenza e di funzionalità.

 

Costante l’impegno nella ricerca di nuove tecnologie per migliorare la resistenza dei materiali e la durata performante nel tempo.

 

 

Non esitare a Contattarci o chiamarci allo 0924 89079 per ottenere un preventivo gratuito e senza impegno per la palificazione del tuo vigneto.

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2 commenti

Cataldo Salvatore Cardella

Cataldo Salvatore Cardella

Come concordato per le vie brevi le richiedo un preventivo di pali per vigneti per conto dell'azienda Andretta Mario. n. 670 palo testa 15/10 H 2.00- 2.20 n. 3670 Palo P1 (15/10) P2 (12/10) P2 (15/10) n. 670 ancore d. 160 n. 250 filo zn. 18 (in Kg) n. 800 filo acc.15 (in Kg) n. 1650 filo acc.13 (in Kg) tendifilo girasole prezzo cadauno n. 50 MX2 n. 340 tendifilo L12 corto.

06 / Apr / 2022 - 16:22:15|Replica
EQiblyTib

EQiblyTib

<h2> Utilizzo dello strumento Balanset-1A </h2> <h3> Preparazione degli strumenti necessari </h3> <ul> <li> accelerometri, sensore rpm laser, supporto di montaggio, applicazione software e strumenti aggiuntivi. </li> <li> Configurare lo strumento e collegarlo al computer tramite USB. Verificare che il software sia installato correttamente. </li> </ul> <h3> Installazione del sensore </h3> <ul> <li> Fissare saldamente i sensori di vibrazione all'involucro della macchina nelle aree con la massima ampiezza di vibrazione, di solito vicino ai supporti dei cuscinetti. </li> <li> Dirigere il sensore di velocità laser verso il rotore e applicare del nastro riflettente sulla superficie del rotore per facilitare la misurazione dell'angolo di fase. </li> </ul> <h3> Avvio del programma </h3> <ul> <li> Avviare il software Balanset sul computer. </li> <li> Configurare il software per il bilanciamento a piano singolo o a due piani, in base alle caratteristiche del rotore e al risultato desiderato. </li> </ul> <h3> </h3> <a href="https://vibromera.eu/wp-content/uploads/2024/11/2-Camera_01.png" target="_blank"> <img src="https://vibromera.eu/wp-content/uploads/2024/11/2-Camera_01.png" alt="2-Camera_01" style="width: 50%; display: block; margin-bottom: 10px;"> </a> <ul> <li> Portare il rotore alla sua normale frequenza di rotazione operativa. </li> <li> Il programma registrerà l'ampiezza della vibrazione, il numero di giri e la fase, fornendo una misurazione di base dello squilibrio esistente. </li> </ul> <h3> Allegare il peso di prova </h3> <a href="https://vibromera.eu/wp-content/uploads/2024/11/3-Camera-2_01.png" target="_blank"> <img src="https://vibromera.eu/wp-content/uploads/2024/11/3-Camera-2_01.png" alt="3-Camera-2_01" style="width: 50%; display: block; margin-bottom: 10px;"> </a> <ul> <li> Portare il rotore a un punto fermo e apporre un peso di prova in un punto predeterminato sul rotore, specificando la sua massa nel software (tipicamente in grammi). </li> <li> Riavvia il rotore e il software registrerà le variazioni del livello di vibrazione e dell'angolo di fase. </li> </ul> <a href="https://vibromera.eu/wp-content/uploads/2024/11/5-Camera_01.png" target="_blank"> <img src="https://vibromera.eu/wp-content/uploads/2024/11/5-Camera_01.png" alt="5-Camera_01" style="width: 50%; display: block; margin-bottom: 10px;"> </a> <h3> Calcolo del peso di correzione </h3> <ul> <li> Il software utilizza i valori misurati per calcolare automaticamente la grandezza e l'angolo di posizionamento del peso di compensazione necessari. </li> <li> Questi parametri vengono visualizzati sullo schermo come dati numerici e grafici. </li> </ul> <a href="https://vibromera.eu/wp-content/uploads/2024/02/Bs1ManualEngV156-May2023-10448629.png" target="_blank"> <img src="https://vibromera.eu/wp-content/uploads/2024/02/Bs1ManualEngV156-May2023-10448629.png" alt="Bs1 Manual" style="width: 30%; display: block; margin-bottom: 10px;"> </a> <h3> Allegare la massa correttiva </h3> <ul> <li> Collegare il peso di compensazione calcolato al rotore come indicato dall'output del software. </li> <li> Se necessario, eseguire controlli intermedi per verificare che lo squilibrio venga ridotto. </li> </ul> <a href="https://vibromera.eu/wp-content/uploads/2024/11/1-Camera-2_01.png" target="_blank"> <img src="https://vibromera.eu/wp-content/uploads/2024/11/1-Camera-2_01.png" alt="1-Camera-2_01" style="width: 50%; display: block; margin-bottom: 10px;"> </a> <h3> Validazione e conclusione del processo di bilanciamento </h3> <ul> <li> Dopo aver installato il peso di correzione, eseguire nuovamente il rotore e controllare il livello di vibrazione residuo. </li> <li> Se il livello di vibrazione è entro limiti accettabili (secondo ISO 1940), il bilanciamento è completo. </li> <li> Se la vibrazione dovesse essere ancora eccessiva, ripetere i passaggi di bilanciamento, apportando ulteriori modifiche al peso correttivo secondo necessità. </li> </ul> <h3> Generazione report </h3> <ul> <li> Tutti i risultati di bilanciamento vengono registrati e archiviati all'interno del software, da cui è possibile produrre un rapporto stampabile che riassume i livelli di vibrazione, il peso di compensazione e la sua posizione di installazione. </li> </ul> <h3> Lista di controllo post-bilanciamento </h3> <ul> <li> Verificare il fissaggio sicuro di tutti i pesi di bilanciamento e dei sensori di misura. </li> <li> Verificare che il rotore giri liberamente e silenziosamente, senza suoni o vibrazioni insoliti. </li> <li> Se il rotore fa parte di un meccanismo complesso, verificare la corretta interazione di tutti i suoi componenti. </li> </ul> <p> Questo processo consente una correzione precisa dello squilibrio, riducendo le vibrazioni e prolungando la durata delle apparecchiature. </p> Instagram: https://www.instagram.com/vibromera_ou/ Youtube : https://youtu.be/qDftnMcy4ME?si=NLx40G4rS00mkwHZ Il nostro sito <a href="https://vibromera.eu/it "> Diagnostica delle apparecchiature </a> Machinio: https://www.machinio.com/listings/98380186-portable-balancer-vibration-analyzer-balanset-1a-full-kit-in-portugal Facebook: https://www.facebook.com/marketplace/item/350151228150722 https://vipka.0bb.ru/viewtopic.php?pid=13213#p13213

29 / Gen / 2025 - 05:07:33|Replica

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