
Il palo capotesta per i vigneti a spalliera e il carico produttivo
Gli impianti di vigneti, soprattutto quando si tratta di vigneti meccanizzati, si realizzano preferibilmente utilizzando pali in metallo (palo di sostegno, palo intermedio e palo capotesta), in grado di dare garanzia in termini di robustezza e resistenza a urti e sollecitazioni che derivano dei processi di lavorazione meccanici, ma anche ideali per sostenere produzioni abbondanti di uva.
In modo particolare, nell’impianto di vigneti a spalliera, dove il carico sui fili può essere molto importante e dove sia la potatura che la vendemmia possono essere meccanizzate, il palo di testata gioca un ruolo molto importante.
Il palo capotesta: ruolo e materiali
Il palo capotesta (o palo di testata) ha la funzione di sostegno dei fili e della loro tensione negli impianti dei vigneti e in particolare nei vigneti a spalliera.
Si tratta di vigneti i cui filari sono impostati su un sistema di pali e fili orizzontali (da uno a tre), destinati ad accogliere lo sviluppo del tralcio e a sostenerlo quando produce frutto. Una sorta di griglia verticale sulla quale i tralci possono prendere luce e aria e svilupparsi nel modo migliore.
I fili, dunque, sostengono pesi variabili che, con l’approssimarsi della vendemmia, diventano via via più importanti.
Non solo. I moderni sistemi di meccanizzazione consentono una lavorazione più efficace della vigna ma allo stesso tempo sollecitano in modo particolare i filari che, se realizzati in materiali non abbastanza robusti e allo stesso tempo elastici, rischiano di danneggiarsi fino a spezzarsi.
Il palo di testata, agganciato al terreno da un’ancora, raccoglie tutte queste sollecitazioni e allo stesso tempo deve garantire la corretta tensione dei fili orizzontali. Dunque, deve essere più robusto rispetto a quelli che si trovano lungo il filare.
Si possono utilizzare pali capotesta in legno, dalla sezione molto grande, o in cemento. Tuttavia negli impianti moderni e meccanizzati si utilizzano prevalentemente pali in acciaio zincato.
Il palo di testata in acciaio
Secondo la nostra esperienza, è decisamente preferibile utilizzare pali di testata in acciaio zincato perché:
√ si integrano perfettamente con il sistema di palificazione adottato
√ si adattano ai sistemi di potatura e di raccolta meccanizzati, potendo resistere a sollecitazioni e occupando uno spazio ridotto (non sono mai ingombranti quanto i pali in cemento o in legno)
Il palo capotesta ha normalmente un profilo a U, che gli conferisce una maggiore resistenza alla deformazione e allo stesso tempo garantisce il defluire delle acque (scolo) e contrasta il ristagno, che sarebbe deleterio per la lunga durata dei pali in acciaio. Il profilo aperto a sezione rettangolare ha di norma la parte aperta rivolta verso il filare.
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I pali capotesta ORMA in acciaio zincato a caldo sono pali molto robusti, progettati per sostenere un carico produttivo importante, resistere alla corrosione, alle operazioni di lavorazione della vigna e hanno una posa in opera piuttosto facile.
Sono realizzati in laminati di acciaio da 15/10 e 20/10. Il bordo dei pali presenta delle asole porta-verricello tendifilo che permettono la perfetta tenditura dei fili.
Alla base sono forniti di bugne che ne migliorano l’ancoraggio al terreno e di un’ancora di fissaggio che, grazie a due tiranti agganciati al palo, rende stabile la tenuta del palo stesso e di tutto il filare.
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